Sentiamo spesso dire di noi giovani che siamo il futuro e che dalla nostra formazione e dalle nostre scelte dipendono le sorti della società umana. Tuttavia il clima che percepiamo è di perplessità e sfiducia. Al di là delle diversità profonde che il mondo giovanile presenta, l'immagine che viene mostrata è spesso parziale e distorta: egoisticamente votato al divertimento, completamente sfiduciato nei confronti della politica, passivamente disinteressato ai problemi sociali. Gli aspetti che incontrano maggior interesse di televisione e giornali sembrano spesso gli stereotipi della voglia di divertirsi o le ambizioni televisive.
1- Esiste un’altra faccia dell'universo giovanile che fa meno notizia, alla quale raramente viene dato spazio, ma in cui ci riconosciamo di più. Tutti noi viviamo, studiamo e lavoriamo nella società, vi svolgiamo i nostri compiti e sentiamo la responsabilità del nostro ruolo. E quando si parla di questioni sociali, della direzione che si vuole imprimere allo sviluppo sostenibile e al multiculturalismo, proprio della nostra epoca, riteniamo di avere voce in capitolo.
2- Come parte attiva della società, pensiamo di avere un contributo e un'interpretazione originale da offrire. Portiamo in dote soprattutto un sano idealismo, immune da calcoli e compromessi, che ancora ci fa credere con entusiasmo di poter cambiare il mondo: senza essere eversivi, ma con un'offerta di senso importante da proporre. In secondo luogo sentiamo forte lo slancio verso la solidarietà, il dialogo e la costruzione del bene comune. Per questo siamo impegnati quotidianamente in gruppi, associazioni culturali, religiose o di volontariato.
3- Della società moderna apprezziamo la vitalità l’apertura pluralista e le tante idee giunte nel corso del tempo a maturazione. Se però da un lato, essa ci offre opportunità importanti ed aspetti meritevoli di essere conservati, dall'altro non possiamo accettare acriticamente ed essere insensibili alle contraddizioni e alle ingiustizie, che la caratterizzano. Riteniamo dunque fondamentale il dialogo tra le varie realtà giovanili impegnate nel mondo della cultura e del volontariato: solo attraverso il dialogo ed il confronto tra proposte diverse è possibile partecipare alla costruzione di una società migliore, superando gli squilibri e ricercando un'interpretazione della realtà il più possibile condivisa.
4- Le attuali questioni della integrazione di realtà differenti, del pieno rispetto reciproco e della ricerca condivisa del bene, non riguarda solo culture e paesi diversi ma si pone spesso e volentieri anche trasversalmente alla nostra società. Nell’ottica di iniziare un confronto fruttuoso, vorremmo quindi, innanzitutto, proporre un concetto nobile di laicità: un metodo di ragionamento, di approccio alle molteplici questioni e di ricerca del bene comune che ponga l'uomo come fine e la ragione come mezzo per ricercare il bene comune. Vorremmo con questo mezzo cercare il dialogo tra idee e modelli culturali con vocazioni e tradizioni diverse e ricercare un denominatore comune. Non vogliamo negare ogni certezza assoluta o coltivare il dubbio fine a se stesso.
Vogliamo, piuttosto, proporre la certezza che ha ispirato l’idea dei Diritti Umani: la dignità di ogni essere appartenente alla famiglia umana.
Vogliamo, piuttosto, proporre la certezza che ha ispirato l’idea dei Diritti Umani: la dignità di ogni essere appartenente alla famiglia umana.
5- Ci affascina, a questo proposito, pensare alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, nel 60° anniversario della sua approvazione. All'indomani della Seconda Guerra Mondiale, tutti i popoli della terra firmarono questo documento, volendo lasciare alle spalle le divisioni che avevano sconvolto il mondo intero e ricercando per la prima volta, tutti insieme, la strada da seguire per assicurare “la pace, la giustizia nel mondo”.
Da poco terminato il conflitto più sanguinoso della storia umana e l’esigenza di rifondare il dialogo tra Popoli, contrastando gli orrori della guerra e delle ideologie che li avevano generati con una nuova istanza di giustizia, libertà, pace ed uguaglianza. La premessa necessaria e condivisa, scritta nel preambolo, è che sia innanzitutto riconosciuta “la dignità di ogni essere appartenente alla famiglia umana”.
Da poco terminato il conflitto più sanguinoso della storia umana e l’esigenza di rifondare il dialogo tra Popoli, contrastando gli orrori della guerra e delle ideologie che li avevano generati con una nuova istanza di giustizia, libertà, pace ed uguaglianza. La premessa necessaria e condivisa, scritta nel preambolo, è che sia innanzitutto riconosciuta “la dignità di ogni essere appartenente alla famiglia umana”.
6- Nel nostro ambito vogliamo proporre, a chi condivide il nostro impegno a ricercare insieme il bene comune, questo punto di partenza, spesso citato quanto purtroppo disatteso, su cui riflettere e confrontarci.
7- Tutti noi siamo parte di Associazioni che si occupano di volontariato, con specifiche vocazioni: dalla cura di ammalati ed emarginati, all'educazione di bambini e ragazzi, dal sostegno dei poveri e delle famiglie in difficoltà, alla difesa dell'ambiente e delle risorse naturali, dalla promozione di attività ed eventi culturali, fino all'impegno per il rispetto e la tutela di fondamentali diritti umani. E per cercare di operare insieme, vogliamo partire da questo impegno condiviso per l’uomo, dal riconoscimento laico e razionale dell'altissima dignità della vita di ciascuno. Siamo convinti che tutti noi che operiamo con queste finalità abbiamo più cose in comune che differenze.
8- Crediamo che a fondamento di ogni modello culturale e antropologico, di ogni dialogo e di ogni azione sociale debba essere necessariamente posto il riconoscimento del valore della Vita di ciascun uomo, in ogni fase della sua esistenza e soprattutto nei momenti della sua estrema fragilità, quali il concepimento, la sofferenza e la morte. Sulla assunzione del Diritto alla Vita in ogni sua declinazione si basano le vere istanze di giustizia, libertà, pace ed uguaglianza, che dovrebbero caratterizzare una società realmente civile e democratica.
4 commenti:
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Mi sembra incredibilmente bello che un gruppo di giovani si occupi di un ideale così alto come la vita umana.
Aderisco al manifesto!
Molto bello il manifesto e le conclusioni. Aderisco.
Giovanni Ceroni
Movimento Per la Vita di Biella
Madre Teresa diceva alla fine di una sua preghiera:
...la Vita è la Vita difendila.
Cosa aspettiamo?
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